15 luglio 2011

Dolci classici giapponesi

Il terzo anno (2010-2011) del corso di cucina presso la sede dell’Associazione Sakura è terminato con il laboratorio di dolci classici giapponesi.


Gli italiani, solitamente, non gradiscono dolci con poco zucchero per questo motivo era solo la seconda volta che tenevo una lezione come questa. I dolci giapponesi sono tradizionalmente sani, privi di grassi animali ed in molti casi non vengono neppure usate uova o farina. Ho presentato alcune ricette fondamentali come l’anko (marmellata di azuki), la marmellata di cannellini e la marmellata di nankin (molto simile alla “zucca veneta”) ed il kashiwamochi (una specie di raviolo dolce fatto con impasto di farina di riso e ripieno di anko). Abbiamo imparato a colorare l’impasto per il “namagashi“ (tipico dolce di Kyoto), abbiamo preparato le due merende più popolari nei menùdelle cyaya, lo shiratama zenzai, lo shiratamakinako ed infine anche il biscotto al te verde. 
È una fortuna avere lo spazio per potere presentare queste ricette. Sono dolci che a Torino si trovano solo confezionati o congelati ed importati dal Giappone
Chiunque fosse interessato a participare al corso di cucina del 2011-2012 che riprenderà alla fine di settembre può contattare direttamente l’Associazione Sakura.
Se invece pensate di rimanere qui Torino anche durante il periodo estivo è possibile organizzare un piccolo corso privato direttamente a casa vostra.



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